Consulenza finanziaria in Italia ai raggi X
Consulenza finanziaria in Italia: una leva strategica per il futuro del Paese 🇮🇹
Negli ultimi 30 anni, l’Italia ha vissuto una stagnazione economica significativa: +29% di crescita reale del PIL contro una media UE del +72%. I salari sono scesi del -3,3% dal 2000, rendendoci l’unico Paese OCSE, insieme a Giappone e Grecia, con salari inferiori rispetto a vent’anni fa
In questo scenario complesso, la consulenza finanziaria si afferma come una risorsa strategica per la valorizzazione del risparmio e la crescita economica. Perché?
Ce lo spiegano i numeri dell’ultimo report Assoreti e Teha:
In Italia, il patrimonio in depositi e liquidità di famiglie e imprese supera i 2.000 miliardi di euro, pari al 97% del PIL nazionale.
Dal 2013 al 2023, chi ha lasciato i propri risparmi fermi ha subito una perdita del potere d’acquisto del -14,8%; chi ha investito tramite consulenti ha visto un incremento del +15,8%.
I consulenti finanziari attivi sono oltre 36.000, il numero più alto pro capite in Europa: 1 ogni 1.360 abitanti in Italia, contro 1 ogni 1.700 in Germania e 1 ogni 4.850 in Francia.
Il patrimonio gestito dalle reti di consulenza è passato da 279 miliardi nel 2013 a 909 miliardi nel 2024 (+110%), oggi rappresenta il 23,3% della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane.
Ma anche la domanda cresce, oltre alle masse gestite:
I clienti della consulenza sono saliti del +56% dal 2013, raggiungendo oltre 5 milioni.
La clientela under 45 rappresenta ormai quasi il 30% del totale, segno di una nuova generazione più consapevole.
Il potenziale inespresso? Enorme.
Se l’Italia si allineasse alla “best practice” olandese in termini di minore liquidità non investita e maggiore esposizione azionaria, entro il 2040 si potrebbe generare:
Un incremento del +173% del patrimonio mobiliare (+2.500 miliardi di euro);
610 miliardi in più di consumi e 185 miliardi di maggiori entrate fiscali
Verso un nuovo modello di consulenza:
Il consulente non è più (solo) un professionista che consiglia sulle scelte finanziarie: si deve evolvere diventando una figura più completa e complessa, capace di accompagnare il cliente lungo tutto il ciclo di vita finanziaria, integrando anche competenze in altri settori come la previdenza, fiscalità, successioni e ultima ma non meno importante la gestione patrimoniale.
È un ruolo cruciale soprattutto in vista del passaggio generazionale senza precedenti di circa 3.000 miliardi previsto nei prossimi vent’anni
Come consulente finanziario indipendente, ogni giorno vengo mosso dal fondamentale principio che la consulenza personalizzata, trasparente e priva di conflitti d’interesse sia non solo un servizio utile per le persone, ma una vera missione da svolgere a livello nazionale per il benessere economico degli italiani, contribuendo in parte alla crescita del nostro Paese.
Per darci un'occhiata, ecco il link 🔗
https://www.ambrosetti.eu/news/la-consulenza-finanziaria-motore-per-la-valorizzazione-del-risparmio-e-la-crescita-economica-dellitalia/
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