“Segui i soldi”, come nello scandalo Watergate.
Il mercato finanziario è in costante evoluzione, ma marzo sembra aver segnato un punto importante per gli investitori globali. Secondo l’ultimo sondaggio di Bank of America, i fondi hanno registrato il taglio più netto di sempre all’allocazione in azioni statunitensi, con una riduzione del 40% rispetto a febbraio.
Le cause? Un paventato rallentamento dell’eccezionalismo americano, a cui siamo stati abituati, la minaccia della stagflazione e l’incertezza legata alla politica commerciale USA con la guerra dei dazi voluta dall’amministrazione Trump.
Ma quindi, dove si stanno spostano i capitali? Tornano a casa, in un certo senso, tornano in Europa, da cui solitamente fluiscono annualmente verso l’altro lato dell’oceano, e i settori difensivi.
Per gli investitori privati, orientarsi in un contesto così mutevole non è semplice.
L’errore più comune? Seguire le mode del mercato, senza una strategia chiara. È qui che entra in gioco il consulente finanziario indipendente, una figura chiave per evitare decisioni impulsive e costruire portafogli che possano resistere alla “prova del tempo”.
Come consulente indipendente parto da alcune basi:
Diversificazione corretta e non eccessiva: Non basta più distinguere tra azioni e obbligazioni, ma occorre bilanciare settori, aree geografiche e stili di investimento.
Gestione del rischio con la giusta asset allocation per proteggersi dalla volatilità
Investire con metodo, perché chi ha una strategia solida e disciplinata ottiene i migliori risultati nel lungo periodo. Lo dicono i dati.
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Fonte immagine: Financial Times